Il blu
Autism speaks, una delle associazioni scientifiche più impegnate nel campo dell’autismo, ha lanciato nel 2010 “Light it up blue”, invitando le pubbliche amministrazioni di tutto il mondo ad illuminare di blu un monumento o un edificio nel giorno dedicato alla consapevolezza dell’autismo, e invitando tutti i privati ad indossare qualcosa di blu, o ad usare il colore blu nelle loro iniziative del 2 aprile.
perché il Blu?
Oltre ad essere il colore principale di Autism Speaks, il blu è associato a una sensazione di calma e accettazione, in un mondo multisonoro e frenetico, in cui le persone con autismo possono non sentirsi a loro agio.
Il nastro-puzzle è dal 1999 il simbolo dell’autismo: il puzzle riflette la complessità dello spettro; le diverse forme e colori rappresentano le diversità di bambini e famiglie che vivono questa condizione. La luminosità del nastro vuole accendere la speranza nel futuro.
La farfalla-puzzle, è un simbolo relativamente nuovo, vuole significare la bellezza della diversità e lo sviluppo continuo
L’infinito, vuole suscitare pensieri di inclusività, ed è spesso unito ai colori dell’arcobaleno, per rappresentare la molteplicità dei sintomi dell’autismo e delle persone con autismo, con le loro difficoltà e le loro abilità, i loro punti di forza e quelli di debolezza.
MA... QUALI colori preferiscono le persone con autismo?
In uno studio di Grandgeorge e Masataka (2016) è stata condotta un’indagine sulle preferenze di colore di 29 partecipanti maschi con autismo dai 4 ai 17 anni, comparati con 38 partecipanti a sviluppo tipico, appaiati per età e genere. Nello studio è stata proposta una scelta fra 6 colori: rosso, rosa, giallo, marrone, blu e verde. Il setting clinico prevedeva l’uso della Forced-Choice Paired-Comparison procedure (scelta forzata fra due stimoli ); gli stimoli erano costituiti da cartoncini colorati, usati in un precedente studio da Zentner (2001) con bambini a sviluppo tipico.
I risultati hanno mostrato che:
-I bambini con autismo da 4 a 7 anni preferivano tre colori: blu, marrone e verde. I bambini del gruppo di controllo della stessa età rosso, giallo, blu e verde;
-nel range di età 8-10 anni i colori preferiti erano blu e rosso, cui seguivano verde e marrone; il gruppo di controllo continuava a mostrare preferenze per rosso, giallo, blu e verde;
-Nel range 11-17 anni, le persone con autismo preferivano blu, verde e rosso, i controlli ancora rosso, blu, giallo e verde.
Le preferenze sembrano essere quindi abbastanza stabili attraverso le età nel gruppo di controllo, mentre nei partecipanti con autismo sembrano subire delle variazioni: la preferenza per il marrone va a diminuire, quella per il rosso va ad aumentare, stabile la preferenza per blu e verde.
I partecipanti con autismo di questo studio hanno mostrato una bassissima preferenza per il giallo, diversamente dai controlli per i quali era uno dei colori più gettonati, e per il rosa, in questo caso dando risposte simili a quelle dei controlli.
L’aversione dei partecipanti con autismo verso il giallo, il colore più luminoso, può trovare una ipotesi esplicativa, secondo gli autori, in una possibile iper-responsività alla luminosità. Inoltre la percezione del giallo sembrerebbe essere la più faticosa da un punto di vista sensoriale, in quanto le cellule coniche di cui sono provvisti i nostri occhi sono coinvolte in maggior misura. Un’altra ipotesi, da verificare con studi futuri, è che i processi neurologici della visione nelle persone con autismo possano presentare delle anomalie.
Bibliografia
-Grandgeorge, M. and Masataka, N. (2016). Atypical Color Preference in Children with Autism Spectrum Disorder. Front. Psychol. 7:1976. doi: 10.3389/fpsyg.2016.01976
– Zentner,M.(2001). Preferences for colours andcolour-emotion combinations in early childhood. Dev. Sci. 4, 389–398. doi: 10.1111/1467-7687. 00180