Settembre sancisce l’inizio del nuovo anno scolastico, ma quest’anno assume un significato particolare; dopo due anni di difficoltà legate all’emergenza Covid-19, settembre 2021 segna l’avvio del nuovo anno scolastico 2021/2022 in presenza.
La scuola, subito dopo la famiglia, è il principale ambiente di socializzazione e di formazione, fornisce agli alunni gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, e per acquisire responsabilità e autonomia.
In Italia, negli anni Settanta, avvenne la chiusura delle scuole speciali, che portò l’inserimento degli alunni con disabilità nelle classi comuni; con l’avanzare della ricerca pedagogica, il termine “inserimento” fu sostituito da “integrazione”, che esprimeva la possibilità per gli studenti con disabilità di condividere il lavoro didattico con i compagni, con i necessari adattamenti e il supporto dell’insegnate di sostegno. Oggi si parla di inclusione, perché la scuola si prepara ad accogliere gli alunni con disablità, adottando tutte le misure necessarie perché l’ambiente scolastico metta ogni alunno nelle condizioni di valorizzare ed esprimere il proprio potenziale.
In questa ottica la scuola si configura come un’entità aperta al cambiamento, che si pone domande che la portano ad una continua revisione dell’organizzazione e della didattica.
A questo proposito, ciò che può favorire il cambiamento è un ambiente ben strutturato (Schopler e Reicher, 1971), l’utilizzo di tecniche operanti di apprendimento (Lovaas et al., 1966), la collaborazione dei genitori come parte integrante del percorso educativo, e la collaborazione e co-partecipazione di tutti i soggetti coinvolti (dirigenti, insegnanti, personale scolastico, assistenti alla comunicazione, allievi, enti locali, servizi e centri di riabilitazione).
L’adattamento ambientale può avvenire attraverso la strutturazione dello spazio e del tempo. Strutturare lo spazio richiede di utilizzare aiuti visivi per l’individualizzazione dei diversi ambienti (classe, laboratori, palestra, bagno, ecc.); creare uno o più punti di lavoro in aula (per esempio un angolo per svolgere le attività in apprendimento e uno per quelli indipendenti); organizzare i banchi in modo da favorire il lavoro in piccolo gruppo; predisporre un’area di transizione contenente il promemoria visivo delle attività della giornata; prevedere la scelta dei rinforzatori. Strutturare il tempo tramite stimoli visivi chiarisce al bambino quando fare una determinata cosa, con quale sequenza e per quanto tempo.
Tutto questo nell’ottica di accogliere e valorizzare le differenze individuali e progettare forme di insegnamento personalizzato multimodale e multilivello.
Allora…. pronti per iniziare! Prepariamo la cartella…utilizzando istruzioni visive, pittoriche e scritte.
Buona visione e buon anno scolastico 2021-2022 a tutti gli studenti!