Fra qualche settimana celebreremo la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, che ricorre il 2 aprile di ogni anno, e per tutto il mese saremo ancor più impegnati a divulgare conoscenza, informazioni, supportare la ricerca scientifica, avviare iniziative per aumentare l’inclusione e il benessere delle persone con autismo e garantire i loro diritti. Le Nazioni Unite hanno proposto come tema di riflessione per quest’anno The Inclusion in the Workplace: Challenges and Opportunities in a Post-Pandemic World. Purtroppo, quest’anno ci troviamo a vivere un tempo sconvolgente e tragico: la guerra in Ucraina. Lì, la vita di ogni persona sembra non contare più niente, il folle interesse di potere calpesta ogni diritto, e a pagare sono le persone comuni, le persone fragili, i piccoli. La guerra cancella la vita e nega ogni diritto (Gino Strada). Autismo Europa e il Consiglio Europeo delle Persone con Autismo hanno lanciato un appello ai leader politici, alle autorità, agli enti umanitari, perché possano essere attenzionati i bisogni delle persone con autismo, che attualmente sono invisibili. Si stima che in Ucraina vivano 44.000 persone con autismo, che difficilmente accedono alla diagnosi e fanno fronte a una cronica carenza di servizi, fortemente esacerbata in questo tempo. Sono trascurate dalle agenzie di aiuto umanitario perché non viene compresa la natura e la portata della loro condizione clinica, non riescono ad accedere a servizi di supporto e protezione, quelle che vivono in istituto sembrano ancora più vulnerabili perché lontane dalla loro famiglia. Le peculiari caratteristiche delle persone con autismo le rendono particolarmente vulnerabili in periodi di conflitto armato come quello attuale: hanno bisogno di routine, di familiarità, di un alto livello di prevedibilità, molte manifestano reazioni anomale a rumori ed altri stimoli sensoriali, molte soffrono di condizioni mediche in comorbidità, come disturbi gastro-intestinali o epilessia. Si può comprendere come la situazione attuale rappresenti per loro una fonte di forte stress e possa innescare un aumento considerevole di comportamenti altamente problematici, difficili da gestire e contenere. Autismo Europa rivolge un appello a tutti gli attori coinvolti nelle azioni di aiuto umanitario, perché sia rispettato l’articolo 11 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, che riguarda situazioni di rischio ed emergenza umanitaria. Viene chiesto di fornire gli aiuti necessari alle persone con autismo che vivono in famiglia o in Istituto, di proteggerle dalla violenza e dagli abusi, di farle accedere ai servizi basilari per la protezione della loro salute, e di rendere accessibili adeguate informazioni ai paesi che accolgono i rifugiati. Possiamo comprendere l’importanza della giornata del 2 aprile, anche in uno scenario terribile come quello attuale: lavoriamo per creare consapevolezza e conoscenza a largo raggio. Questo può permettere il passaggio dall’invisibilità alla visibilità per le persone con autismo in ogni parte del mondo, ed è il primo passo per garantire i loro diritti.